L’Ipnoterapia Ericksoniana

La psicoterapia ipnotica ericksoniana è probabilmente la forma piu’ evoluta ed efficace di intervento sul disagio psicologico, e piu’ in generale di trattamento, in grado di generare un cambiamento delle parti piu’ profonde di sé.

Milton H. Erickson (Aurum5 dicembre 1901 – Phoenix25 marzo 1980), è stato uno psichiatra americano che ha dedicato quasi l’intera vita allo studio sperimentale e clinico dell’ipnosi.

Un aspetto, in particolare, rende particolarmente distintivo l’approccio ericksoniano: la trance ipnotica può essere indotta anche durante una normale conversazione, senza necessariamente che la persona debba chiudere gli occhi ed assumere particolari posizioni.

A differenza dei metodi tradizionali, che vedono l’ipnotista fornire suggestioni in modo direttivo e standardizzato, l’approccio ericksoniano punta su un linguaggio metaforico e tagliato su misura (tayloring) rispetto allo stile di personalità del paziente; in questo modo la persona ipnotizzata entra in contatto con le proprie risorse a livello piu’ profondo, riuscendo a sfruttare il potenziale di cambiamento insito in tutti noi, abbandonando i precedenti schemi non adattativi ed avviandosi verso la guarigione.

L’ipnoterapia ericksoniana è uno strumento molto flessibile ed utilizzabile in molti ambiti del disagio psicologico, lì dove è richiesto un cambiamento profondo ed effettivo. In particolare in medicina psicosomatica. Ma è anche molto utile nelle dimensioni non patologiche, dove la domanda del cliente è più’ centrata sullo sviluppo del proprio potenziale e della propria efficacia relazionale e professionale.

Un altro vantaggio importante dell’approccio ericksoniano è la durata breve: rispetto ad altre forme d’intervento, difatti, i tempi necessari per raggiungere l’obiettivo risultano molto spesso assai piu’ brevi.

Ambiti di applicazione:

  • Problemi di natura psico-patologica
  • Dipendenza dal cibo, dal gioco e dal fumo
  • Disturbi della sfera sessuale
  • Sviluppo di abilità personali
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